Tutti Fenomeni – Merce Funebre

Tutti Fenomeni – Merce Funebre
A Tutti Fenomeni ci sono arrivato abbastanza per caso. Ne devo aver sentito parlare alla radio per quanto riguarda il singolo Qualcuno Che Si Esplode e poi me lo sono ritrovato sponsorizzato su Facebook al momento della pubblicazione dell’album per 42 Records. Lui è Giorgio Quarzo Guarascio, ha 23 anni e un anomalo passato trap in cui a prendere il sopravvento sui soliti cliché del genere sono stati l’orientamento all’indie pop, i testi tendenti all’ironia e un certo paraculismo intellettuale. Dopo una serie di singoli minori, la 42 Records e Niccolò Contessa (I Cani) si sono accorti di lui e, proprio insieme a quest’ultimo, Tutti Fenomeni ha cominciato a scrivere quello che è “Merce Funebre”, il suo album d’esordio.
Il risultato di questo lavoro di coppia sono undici brani elettro pop che condensano in poco più di mezz’ora tutto l’indie italiano degli anni ’10. La vicinanza a quello che era “Il Sorprendente Album D’Esordio De I Cani” è molta, soprattutto per quanto riguarda il tipo di scrittura e la forte orecchiabilità data ad ogni singolo pezzo (Filosofia, Metabolismo), ma non mancano accostamenti al mondo sgangherato dei Pop X (Reykjavik, Qualcuno Che Si Esplode) e, in qualche modo, alla trap (Hikmet, Trauermasch). L’itpop rimane all’orizzonte, decisamente in lontananza, mentre più vicini sono alcuni rimandi a Battiato (più o meno espliciti) e agli anni ’80.
Nell’insieme tutto funziona, anche se di certo emergono momenti di calo: ci sono pezzi che rimangono in testa e nel cuore (Mogol) e altri che invece sfilano via, lasciando abbastanza indifferenti (Marcel). Ciò che crea maggiori dubbi, però, è il fatto che l’intero progetto suoni più come un divertissement di Niccolò Contessa, piuttosto che come un vero album di Tutti Fenomeni. Quel che manca è la personalità dell’artista, sovrastata da quella del produttore.
(11/02/2020)

Voto: 6,5