
Rodo – Calma Apparente
Ci sono dei dischi che, alle volte, non so proprio come inquadrare. Posso dire se mi piacciono, se li trovo coinvolgenti, se mi emozionano o se invece mi lasciano indifferente, ma se mi si chiede di definirli all’interno di uno o più generi, mi trovo veramente in difficoltà. Il nuovo album di Rodo (che è anche il suo primo da solista) rientra in pieno in questa casistica.
Il lavoro si intitola “Calma Apparente”, contiene nove brani ed è stato pubblicato poche settimane fa da Marsiglia Records. Lui si chiama Antonio e, prima di lanciarsi in questa nuova avventura, suonava nei Dresda (se non l’avete mai sentito, recuperate “Diluvio” del 2012).
Ad aprire l’album ci pensa Dino, un pezzo formidabile in cui è come sentire Dente che fa trap su basi che tendono al post rock in stile Giardini di Mirò. Detta così, ammetto che potrebbe essere una definizione che lascia interdetti, ma, nella realtà dei fatti, posso garantirvi che questa azzardata fusione di generi funziona a meraviglia: l’animo è palesemente pop, ma è impossibile non accorgersi che affonda le radici in ascolti raffinati e di qualità.
Sullo stesso livello è la successiva Agosto, costruita su morbide note di chitarra che vanno lunghe, come le dolci onde del mare in piena estate, mentre il caldo avvolgere de Il Sole E’ Stanco ci accompagna per mano lungo delicati ricordi d’amore che credevamo di avere dimenticato. Lo spirito lievemente misterioso di Controvento, invece, tiene con il fiato sospeso con la sua personalità notturna, dissolvendo i suoi tormenti solo grazie al calore luminoso della successiva Parole Da Dire.
Con questo primo album Rodo prova a fare pop di qualità, riuscendoci quasi sempre. Certo, qualche sbavatura si può trovare, ad esempio ascoltando la title track o Mi Guardi E Sospiri, ma il valore delle restanti parti mettono in ombra i momenti che più difettano.
C’è una forte tendenza al cantautorato in questi nove pezzi, ma tutto viene rivisitato in chiave moderna, facendo riferimento a ciò che di buono la musica sta proponendo oggigiorno. Allo stesso tempo, però, si guarda anche al passato, in particolare al post rock e alla musica italiana degli ultimi quindici anni (Verdena, Dente, Daniele Silvestri, Iosonouncane).
Come detto all’inizio, dare un nome preciso a certa musica mi riesce veramente difficile, se non facendo ricorso ad un lungo giro di parole. Quello che mi viene facile da dire è che Rodo è un artista che merita di essere conosciuto e che “Calma Apparente” è sicuramente una delle migliori cose italiane che io abbia ascoltato in questo periodo di quarantena.
(02/05/2020)
Voto: 7