
I Miglio Dischi Italiani 2010-2019
Partendo dal presupposto che resto convinto che sia più corretto contare le decadi dal 1 allo 0 e non dallo 0 al 9, ci ritroviamo, in questo Dicembre, con un numero incredibile di classifiche sui migliori dischi del decennio. Sinceramente, concentrandomi solo sui dischi italiani, le ho trovate tutte piuttosto superficiali e grossolane (su non so quale sito ci inserivano, addirittura, una canzone uscita nel 2009). Per questo motivo, ho deciso di farne una anche io. In realtà non è una classifica, ma un semplice elenco di dischi usciti nel corso degli ultimi dieci anni. Un riassunto della musica italiana indipendente che non vuol tenere conto solo dei nomi principali, ma anche di tutte le costellazioni che attorno a quei nomi si sono create e che hanno contribuito a caratterizzare questi ultimi dieci anni di musica.
Sicuramente nemmeno questo elenco risulterà completo ed esaustivo, però mi auguro che possa essere più utile di tante altre classifiche.
L’ordine dei dischi è puramente casuale.
The Death Of Anna Karina – Lacrima/Pantera (2011)
Un disco che non rimane in testa non tanto per le singole canzoni, ma per la compattezza e la forza dell’insieme. Un disco che corre dritto come un treno a tutta velocità, impossibile da fermare.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=wuPnMuQ2zvQ&t=2204s
I Treni All’Alba – 2011 A.D. (2011)
Se il primo album de I Treni All’Alba suonava interessante, qui tutto viene amplificato e portato a compimento nel migliore dei modi. Folk e hardcore che si combinano in un modo che mai era stato sentito. Dentro c’è il cuore e la rabbia vera.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=KxCDEQEBCAM&list=PLBB299A485C1A5BD6
Dente – Io Tra Di Noi (2011)
Il quarto album di Dente, quello che segna il suo arrivo definitivo. L’Amore Non E’ Bello, di due anni più vecchio, aveva dato una grande spinta, ma qui, indubbiamente, tutto viene messo al posto giusto, dando vita a un piccolo capolavoro. Potremmo definirlo il disco della maturità. Dopo questo lavoro, per quanto mi riguarda, un morbido declino artistico.
Qui il singolo “Saldati”: https://www.youtube.com/watch?v=dTYFJ6XCiuU
Colapesce – Egomostro (2015)
Molti preferiranno il precedente Un Meraviglioso Declino, ok, ma Egomostro, per quanto mi riguarda, ha una marcia in più. Se non altro, è stato l’album che gli ha dato maggior visibilità. Infedele del 2017, invece, nonostante risulti ancora una volta interessante, è rimasto un pochino più indietro, forse perché leggermente meno immediato.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=xDG_vssKyRU&list=PLuQkaG1Wd24Mo4V5bw-G2VowEvmv7NQzD&index=1
Fine Before You Came – Come Fare A Non Tornare (2013)
Il loro momento più alto dopo Sfortuna. Ventitrè minuti di dolore impossibili da dimenticare. Riusciranno ad arrivare allo stesso livello qualitativo solo con il successivo ep Quassù C’è Quasi Tutto.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=wbV7hVga-i4&t=254s
Fine Before You Came – Quassù C’è Quasi Tutto (2014)
Un ep che contiene solo due canzoni, che dura solo sedici minuti, ma che, per essere compreso, richiede un sacco di tempo. Il suono si dilata in maniera impressionante, diventando nebuloso; le parole si fanno sempre più pesanti, dando vita a un baratro emotivo mai sentito prima. Poteva essere il punto di partenza per un nuovo percorso artistico, ma il successivo Il Numero Sette ha riportato tutto alla normalità della forma canzone, deludendo abbastanza.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=2hlHkrVvKbA
Iosonouncane – DIE (2015)
Sarebbe da inserire in questo elenco anche La Macarena Su Roma, disco uscito nel 2010, ma per quanto molto interessante, DIE risulta avanti di mille anni luce. Per quanto mi riguarda, un disco che mai mi sarei aspettato. Il salto qualitativo fra i due lavori è talmente ampio che lascia senza fiato. Cantautorato, folk, tradizione, elettronica, tutto mescolato insieme, in un modo mai visto prima. Irraggiungibile.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=cn9cgGBmxR4&t=791s
Flavio Giurato – La Scomparsa Di Majorana (2015)
Flavio Giurato è sicuramente stato un grande protagonista del cantautorato italiano, ma, per quanto notevoli i suoi precedenti lavori, è solamente con questo album che, finalmente, la sua vena artistica viene espressa al 100%. In questi dieci brani non ci sono limiti a quello che può essere creato. Dentro c’è la passione vera, la maturità artistica, l’intelligenza, l’umorismo. Un vero capolavoro.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=3LmahZ0gBpk
Tre Allegri Ragazzi Morti – Nel Giardino Dei Fantasmi (2012)
Il disco più completo dei Tre Allegri Ragazzi Morti, quello in cui vengono messe da parte le influenze dub/reggae e ci si concentra, in modo intelligente, sulla materia pop. Undici canzoni che possono essere tranquillamente undici singoli. Anche in questo caso, a seguire c’è stato solo un morbido declino.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=yHHND1EOBec&list=PL087d9YDVm82aGzjIlBE8JHlMyeD90ysL
Le Luci Della Centrale Elettrica – Per Ora Noi La Chiameremo Felicità (2010)
Il secondo capitolo discografico di Vasco Brondi, copia sbiadita di Canzoni Da Spiaggia Deturpata, vero, ma pur sempre album notevole per quanto riguarda il suo insieme. Dopo questo lavoro un rapidissimo tracollo qualitativo.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=1BM2Cjn-Ld4&list=PL3DB260F84D2B6C8A
L’Orso – S/T (2013)
Di per sé, un disco che non dice niente. In realtà, l’album che raccoglie tutti gli ep usciti in precedenza. Pop universitario che per un breve periodo ha fatto innamorare tutti. Poi sono rapidamente scomparsi, come forse era giusto che fosse.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=mEuyPZ0WWUA&list=PLDdBspJ69WsOK2U2JKMFGRG1IMJGO_gKx
Ex Otago – In Capo Al Mondo (2014)
Il disco più maturo e intelligente degli Ex Otago. A dire il vero, anche Mezze Stagioni (2011) era molto bello, ma qui tutto è più strutturato, collegato e coerente. Tutto è curato nel minimo dettaglio e il risultato, proprio per questo, è notevole. Dopo questo lavoro, il passaggio al grande pubblico e il sacrificio di parte della propria qualità in cambio del successo.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=y2IE_Aa3dTI&list=PLuHQMMi7gcLtVV3eM3OiINZS0FwehK3FQ
Øjne – Prima Che tutto Bruci (2017)
Un disco che non è una semplice sequenza di canzoni, ma un concept esistenziale, un viaggio emotivo da affrontare con grande coraggio. Mezz’ora di fiato sospeso per poi arrivare a quella piccola gemma che è “Dall’Altra parte Del Mare”. Per quanto mi riguarda, con questo disco si è conclusa la grande stagione dell’emo/screamo italiano.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=Do2hci9ZIZU&list=PLzE57-EGhxwKXBJg9CQixYbp_UCOKpD89&index=1
Raein – Sulla Linea D’orizzonte Tra Questa Mia Vita E Quella Di Tutti (2011)
Per quanto mi riguarda, il disco che ha dato il via alla grande stagione screamo/emo italiana degli anni ’10. Un flusso di coscienza fatto di pura elettricità e malessere esistenziale. Uno di quegli album in cui non è tanto il singolo brano a colpire, ma l’interezza dell’opera in quanto tale. Il loro momento migliore.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=DMYLFnvOvVY
Fast Animals And Slow Kids – Hybris (2013)
A mio parere, il disco più riuscito dei Fast Animals And Slow Kids, nonostante già il precedente Cavalli, seppur acerbo e immaturo, mi avesse conquistato non poco. Qui tutto è fatto con criterio e intelligenza. Certo, i testi di Aimone Romizi non mi hanno mai particolarmente entusiasmato, ma qui tutto suona al migliore dei modi.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=Z9Y-NuA3uAM&list=PLZIouxX9QHBG3MJ1K95LQInZchEPCft0Z
Gomma – Sacrosanto (2018)
Il loro primo album era qualitativamente imbarazzante, ma, nonostante ciò, ha generato un gran baccano mediatico e ha avuto un grande seguito. Il loro secondo album (questo) è stato qualitativamente emozionante, ma il grande pubblico se l’è dimenticato in ben poco tempo. La sorte non è stata dalla loro parte, ma questo disco rimane comunque un capolavoro.
Qui lo ascolti “Verme”: https://www.youtube.com/watch?v=b6NXqGZ2538
Cabrera – Da Qui Si Vede Tutto (2015)
Se tutte le band esordissero con un album come questo, vivremmo sicuramente in un mondo migliore. I Cabrera, dopo un ep, danno alle stampe Da Qui Si Vede Tutto. Dentro c’è tanta di quella bellezza che risulta impossibile trovare difetti. Peccato non abbiano mai avuto la notorietà che si sarebbero meritati.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=dbP0h3kyWXM&list=PLT4RcfgLLIBBmOPifgsYNUx87rpV_YpDW
Amor Fou – Cento Giorni Da Oggi (2012)
Il pop che va tanto di moda ora, fatto sei, sette anni prima del dovuto. Un altro di quei casi in cui la gloria meritata non è arrivata. Restano notevoli e per niente banali anche i due dischi precedenti: La Stagione Del Cannibale e I Moralisti.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=kTZCtnoEURQ&list=PLDC31610DC02B2E75
Giardini Di Mirò – Rapsodia Satanica (2014)
Fa un po’ strano pensare che il miglior disco dei Giardini Di Mirò degli anni ’10 sia la sonorizzazione di un film, ma così è. Rapsodia Satanica è un lavoro entusiasmante. Ascoltarla con sotto il film è sicuramente una esperienza che vale la pena fare.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=1PcQXIi9haU&list=PLqZRQSq59B1QpVzzMgVNARbRS3avpuyy3
Aucan – Black Rainbow (2011)
Il secondo album degli Aucan, messa completamente da parte la componente math rock, si concentra su un’elettronica cupa e intensa che combina trip hop e post rock. L’inglobare elementi dubstep sarà il passo successivo (il remix dell’intero disco, l’anno successivo). Non torneranno mai più su quei livelli qualitativi.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=6uNdf_lWrCU&list=PLm8b99XwRjrNrIY1RDwoYOn5EacI-l_Ys
Gazebo Penguins – Raudo (2013)
Per quanto Legna sia indubbiamente il disco che gli ha fatto fare il salto di qualità (complice il singolo infinito “Senza Di Te”), è con Raudo che sono riusciti a dare il loro meglio. I tre di Correggio ci riproveranno poi nel 2017 con Nebbia, ma il risultato non sarà più lo stesso.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=LTLrnEOnhdE&list=PLTUlQSeZBLvNzq-Q02uPsh5_JGM0CjIPq
I Cani – Il Soprendente Album D’Esordio De I Cani (2011)
Dopo l’uscita di questo disco, la scena indie italiana non sarà mai più la stessa. Il primo passo per un cambiamento epocale che ha portato certa musica ad arrivare a livelli altissimi (di pubblico, non di qualità) e molta altra a scomparire quasi completamente dai radar di tutti.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=tXDCHxP7gec
Calcutta – Mainstream (2015)
Il colpo di grazia alla scena indie italiana. Dopo questo disco un intero mondo si spaccherà irrimediabilmente in due parti. Il vero problema è che dentro c’erano sì una manciata di ottimi singoli, ma non abbastanza materiale da giustificarne l’incredibile successo. L’album e l’artista più discusso degli anni ’10.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=hzfz82wyPFs&list=PLcJ8QpJqsI6W97hTO_B2ED7cMdM1SMPJy
Lo Stato Sociale – Turisti Della Democrazia (2012)
Insieme a I Cani e a Calcutta, la terza band che ha cambiato le sorti della scena indie italiana. In questo caso, anche l’album che ha cambiato completamente le sorti e la direzione di Garrincha Dischi, che, fino a quel momento, aveva pubblicato anche dischi di ottima qualità (ho sempre nel cuore i 4fioriperzoe).
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=zOa-rSM4nms&list=PL2321338949AB24E4
Maria Antonietta – Sassi (2014)
L’album d’esordio di due anni prima l’aveva lanciata alla grande (ed effettivamente conteneva gran belle canzoni). Qui il suono si fa più maturo e meno acerbo. L’impressione è che Maria Antonietta sia diventata un’artista vera, a tutto tondo. Il successivo Deluderti, però, effettivamente, un po’ deluderà.
Qui il singolo “Abbracci”: https://www.youtube.com/watch?v=1OTsFBfuz3U
Paolo Benvegnù – Hermann (2011)
Alle spalle Paolo Benvegnù aveva già due ottimi album solisti e una lodevole carriera con gli Scisma. Qui, però, per quanto mi riguarda, tutto si struttura nel migliore dei modi. Ancora adesso risulta un disco che ascolto con grande piacere. I successivi Heart Hotel e H3, invece, li ho vissuti come non in grado di ripetere la stessa magia.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=c-R45XIZvCQ&t=194s
Alessandro Fiori – Cascata (2013)
Un disco realizzato in non più di tre giorni. Difficile realizzare qualcosa di notevole in così poco tempo, eppure è successo. I nove brani di Cascata, per quanto mi riguarda, rappresentano il meglio realizzato dal cantautore, dai tempi di Attento A Me Stesso (2010). Leggo ora su Wikipedia che in Cascata dovrebbero esserci delle cover. La cosa mi giunge nuova, ma anche fosse, il risultato rimane incredibile.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=AFjOPyjkZEo
Johnny Mox – Future Is Not Coming – But You Will (2018)
Johnny Mox ha attraversato tutti gli anni ’10, ampliando il suo seguito anno dopo anno. Nel 2018, a distanza di quattro anni dal già interessante Obstinate Sermons, pubblica questo album. Il sound si fa molto più pacato e disteso rispetto al passato, ma il risultato è dieci volte più potente. Il suo miglior momento artistico, peccato che non abbia avuto la gloria che meritava.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=RGpWM9lUrLU
Vinicio Capossela – Marinai, Profeti E Balene (2011)
Il lavoro più ambizioso di Vinicio Capossella. Un doppio album incentrato sul mare, su Moby Dick, sul viaggio e molto altro. Tra alti e bassi, un’opera complessa e intensa che mostra l’ultimo vero guitto artistico del cantautore. Dopo questo disco, solo passi falsi, come, ad esempio, il film Nel Paese Dei Coppoloni.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=nrVCTo1fjR0&list=PLAcoXDdqHTL8Yxk1qMKE_0a9LMZwToGs_
Calibro 35 – Ogni Riferimento A Persone Esistenti O A Fatti Realmente Accaduti E’ Puramente Casuale (2012)
Due anni dopo l’ottimo Ritornano Quelli Di… Calibro 35 (disco in cui ancora quasi metà dei brani erano riletture di grandi pezzi), i Calibro 35 arrivano con il loro primo vero album di inediti (solo due riletture su dodici brani complessivi). Il risultato è sconvolgente: da qui in avanti il successo non si fermerà più.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=ywhlQLKMcPw
La Piramide Di Sangue – Tebe (2012)
Il disco simbolo della psichedelia occulta italiana, un movimento musicale che ha attraversato la scena indipendente italiana degli anni ’10, finendo poi, purtroppo in un enorme nulla di fatto. Dispiace sia finita così.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=Vhxm44ucMBc&list=PLB1NbE2T4KIHCwVOwwq82p5JGdv402Uee
Heroin In Tahiti – Sun And Violence (2015)
L’altro grande caposaldo della psichedelica occulta italiana. Sperimentazione, psichedelia, drones e molto altro. Un lavoro monolitico e decisamente difficile da assimilare. Allo stesso tempo, però, però, bellissimo e carico di fascino.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=CgmktxtV-Yk
Hate & Merda – L’Anno Dell’Odio (2014)
L’album d’esordio degli Hate & Merda è stato un pugno in faccia a tutto. Il metal italiano ha improvvisamente sterzato e cambiato totalmente direzione. Un disco nerissimo che fa ancora male adesso.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=YPDw7UQCgfw
Marnero – Il Sopravvissuto (2013)
Il secondo capitolo della trilogia del fallimento esplode come una granata. Una cavalcata di appena mezz’ora in cui l’hardcore sfugge ad ogni controllo e crea un’opera musicale totale in cui ogni singolo pezzo è solo una piccola parte del disegno completo. Il momento migliore della band.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=i8Kq0c8qTFI
L’Amo – Niente (E’ Un Bel Pensiero Da Mettere Tra Le Gambe Alle Ragazze) (2013)
Il disco più maturo della band, anche se, a conti fatti, suona come il più immaturo. Dentro queste dieci tracce c’è una follia hardcore che strappa un sacco di sorrisi e voglia di far casino. Un album pazzo e bellissimo.
Qui ascolti il singolo “Marinai”: https://www.youtube.com/watch?v=yo4BJ6kt3RQ
Ornaments – Pneumologic (2013)
L’esempio più maturo e lucido di post metal italiano. Un disco nero e intenso, cerebrale e rigoroso. Anche il successivo Drama (2016) si rivelerà di grande livello, ma questo esordio rimane indubbiamente nel cuore.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=SyztWrGjUk0
Bologna Violenta – Uno Bianca (2014)
Molto probabilmente l’album più maturo realizzato da Nicola Manzan. Un concept album incentrato sulle tragiche vicende legate alla Banda Della Uno Bianca. Usciranno poi Discordia e Cortina, ma il livello qualitativo, tra musica e contenuto, non riuscirà più ad essere allo stesso livello.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=gCldwEDzyVI
DSA Commando – Retox (2012)
L’ultimo disco degno di nota dei DSA Commando. Il vero apice è e resta Destroy The Enemy (2009), ma negli anni ’10 riescono ancora a raggiungere alti livelli con questo album. Seguiranno Sputo (2015) e Memento Mori (2018), ma sarà un vero tracollo qualitativo.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=FxzFfEYv5So&list=PLF4F6F2607D34402
Murubutu – L’Uomo Che Viaggiava Nel Vento (2016)
Per quanto mi riguarda, il suo miglior capitolo discografico. Un disco spesso, cupo e pieno di idee. Murubutu risulta sempre pomposo, accademico e fin troppo intellettuale, ma qui riesce a raggiungere tutti. Proseguirà sulla stessa strada con il successivo Tenebra E’ La Notte (2019).
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=NhchcuTWauQ&list=PLg2HrqW658FY8CTesS5lUOj_dy6yWkMxe
Amp Rive – Irma Vep (2012)
Il disco post rock italiano che più ho ascoltato in questi dieci anni. Passato completamente inosservato, avrebbe meritato più fama e gloria. Bravissimi.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=8oNLnUc_gwM
Bob Corn – Songs To The Wind (2012)
A dire il vero, ogni disco di Bob Corn è un piccolo capolavoro. Nel 2011 era uscito The Watermelon Dream, l’anno successivo questo. Poi un lungo periodo di pausa e, infine, nel 2019 il ritorno con Songs On The Line e il cameo nel film Bangla (dove una delle sue canzoni fa da colonna sonora). Per quanto mi riguarda, un eroe.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=T-6cIsHxTuk&list=PLq4q7mAbSdMbm8ANzmE4E4Ka9Abt3hcFe
Three In One Gentleman Suit – Pure (2011)
Alle spalle avevano già tre ottimi album, ma con Pure raggiungono indubbiamente il loro apice. Ci riproveranno quattro anni dopo con Notturno, ma il risultato non riuscirà a pareggiare con il precedente lavoro. Un disco incredibile.
Qui lo ascolti: https://www.youtube.com/watch?v=8BmGYwXTn9k&list=PLcMyvuf1H56HBWm4LfYfstrVpEGQyOYLE
(29/12/2019)