
Ex-Otago – Corochinato
La parabola discendente degli Ex-Otago, con questo nuovo Corochinato, non fa altro che proseguire. Nel senso, probabilmente dal punto di vista della visibilità e della scalata al successo stanno andando a gonfie vele, ma se parliamo di qualità siamo ben lontani dalla meta. Partiti ormai più di sedici anni fa con The Chestnuts Time, sono cresciuti fino all’ottimo In Capo Al Mondo, per poi prendere una via sempre più improntata allo sfornare pezzi facili, ammiccanti e monodimensionali.
Questo nuovo lavoro, infatti, si spegne nel giro di poche battute, inciampando in storie d’amore da uomo medio sognatore, ricordi di una vita passata ed elettronica dozzinale. Ci sono i singoli Tutto Bene e Solo Una Canzone, ma se il primo mostra la corda nel momento in cui si inchioda nel ripetere all’infinito le stesse parole, il secondo convince solo per metà, perdendosi poi con il cattivo gusto delle cosce dietro alle orecchie. Poi ci sono tutti gli altri pezzi, purtroppo. Ad esempio, La Notte Chiama riporta alla mente, con ritardo esagerato, Stromae, mentre la frittata citata in Questa Notte, anticipa il disastroso spoken word della conclusiva Tu Non Mi Parli Più.
Che dire, l’orecchiabilità facilona dei pezzi permette sicuramente di arrivare fino al fondo del disco, ma la voglia di rifarlo partire da capo, dopo, non c’è assolutamente. Pare che i genovesi abbiano scelto di fare un disco di sufficienza, giusto perché fare un disco vuol dire poi fare un tour e un sacco di date (se tutto va bene), però, a conti fatti, il risultato si ferma un po’ prima del tanto ambito sei.
E’ un peccato che gli Ex-Otago abbiano scelto questa strada. Per ora va così, speriamo che qualcosa cambi in futuro.
(03/04/2019)
Voto: 5,5